Storia

PROGETTO ACSE

Il Progetto ACSE (Assessment of Clinician’s Subjective Experience) nasce nel 2008 all’interno del Dipartimento di Scienze Psichiatriche e Medicina Psicologica dell’Università La Sapienza di Roma. In particolare, esso nasce dall’idea del Direttore Prof. Massimo Biondi di affidare al clinico ospedaliero Dr. Mauro Pallagrosi, psicopatologo di orientamento fenomenologico sensibile al dibattito sulla diagnosi, il compito di esplorare il valore del sentire del clinico come strumento di comprensione intuitiva del nucleo psicopatologico del malato psichico.

Si costituisce così un piccolo gruppo di ricerca, formato dallo stesso Dr. Pallagrosi, dallo psichiatra ed esperto metodologo Dr. Angelo Picardi (Istituto Superiore di Sanità) e dalla Dr.ssa Laura Fonzi, allora specializzanda presso la Scuola, il quale sviluppa l’idea di costruire uno strumento psicometrico in grado di registrare i vissuti, i comportamenti, i pensieri e le sensazioni corporee dello psichiatra che incontra per la prima volta un paziente nei diversi setting clinici. Nasce il “Questionario di valutazione dell’esperienza soggettiva del terapeuta”, primo prototipo di quella che sarà poi la scala ACSE, vista come necessario passaggio verso l’esplorazione della complessa relazione tra soggettività (e quindi psicopatologia) del paziente e soggettività del clinico.

Lo strumento viene primariamente messo a punto all’interno del Dipartimento, grazie anche alla collaborazione occasionale del personale strutturato del Servizio Psichiatrico di Diagnosi e Cura e degli specializzandi della Scuola, e viene quindi validato, nel periodo che va dal 2009 al 2011, sempre grazie alla partecipazione volontaria e amichevole di alcuni psichiatri, non solo nelle diverse strutture del Dipartimento, ma anche nell’ambito di realtà territoriali, strutture private e studi specialistici.

Data la buona riuscita della validazione, che dà luogo all’ACSE, uno strumento di misurazione dotato di ottime proprietà psicometriche, il gruppo decide di proseguire nella raccolta dati ed esplorare in particolare i possibili rapporti tra l’esperienza soggettiva del clinico e alcune caratteristiche del paziente, sociodemografiche e cliniche, in particolare la diagnosi e il profilo psicopatologico. Nel periodo che va dal 2012 al 2015 viene incrementata la casistica, sempre grazie all’aiuto di medici specialisti e specializzandi, che partecipano al progetto a titolo volontario e completamente gratuito.

Poiché il progetto non riceve alcun finanziamento, nonostante i bassissimi costi di gestione, nel corso di quegli anni il gruppo di ricerca, aiutato dalla valida collaborazione di alcuni collettivi studenteschi dell’ateneo, organizza dei concerti jazz per raccogliere fondi. Si tratta di due manifestazioni, nelle estati 2013 e 2014, di grande qualità musicale e di profondo significato “politico”, che raccolgono artisti, addetti del mestiere e cittadini intorno al tema della ricerca indipendente in salute mentale.

                 

 

A partire dal 2016, il gruppo ACSE, sempre formato dal Dr. Mauro Pallagrosi, dal Dr. Angelo Picardi e dalla Dr.ssa Laura Fonzi, con l’appoggio istituzionale del Prof. Massimo Biondi, si organizza in maniera più strutturata e apre nuovi filoni di ricerca, ampliando il numero dei clinici coinvolti e soprattutto inaugurando alcune collaborazioni di grande rilievo. La prima è con l’Istituto di Neuropsichiatria Infantile dell’Università La Sapienza, per la validazione dell’ACSE nella valutazione di popolazioni cliniche adolescenti. La seconda, la più prestigiosa in ambito internazionale, è con il Dipartimento di Psichiatria dell’Università di Heidelberg nella persona del Prof. Thomas Fuchs, clinico, psicopatologo e fenomenologo di spicco, il quale coordina la validazione della versione in lingua tedesca della scala. La terza, infine, è col gruppo del Prof. Vittorio Lingiardi, ordinario di Psicologia Dinamica alla facoltà di Psicologia dell’Università La Sapienza, col quale viene affrontato il tema dell’esperienza soggettiva del clinico in ambito psicoterapeutico.

Si aggiungono negli anni più recenti collaborazioni con strutture non universitarie, come quella con la casa di cura Villa Giuseppina di Roma e quella con il Servizio Psichiatrico di Diagnosi e Cura dell’ospedale San Giovanni; entrambe vengono inaugurate dal Dr. Cristiano Carlone, che collabora stabilmente col gruppo. Di recente, nel 2018, viene avviato un progetto di validazione della scala ACSE in lingua inglese, portato avanti grazie alla collaborazione di alcuni clinici afferenti al Dipartimento di Psichiatria dell’Università di Oxford.

L’impegno del gruppo ACSE, oltre che nel coordinamento delle diverse raccolte dati e nella pubblicazione di lavori a contenuto sia sperimentale sia teorico, si dispiega nell’organizzazione e nella partecipazione a convegni e seminari, sia in ambito universitario (Università La Sapienza, Università di Heidelberg) sia presso scuole di psicoterapia (IRPPI, IPUE, SCINT) e associazioni (Circolo Romano di Psicopatologia, Società Italiana per la Psicopatologia Fenomenologica).

Nonostante le numerose attività e collaborazioni, l’impegno del gruppo ACSE resta volontario, gratuito e parallelo alle attività istituzionali e private dei membri che lo compongono.